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domenica 22 novembre 2015

Dal 1898 un appuntamento da non perdere (Benedetta Buri)



logo della fiera

Rumore di zoccoli. Odore di paglia. Carrozze che si spostano trainate da cavalli abbelliti con nastri e fiocchi. Questo è quello che si può provare andando alla Fiera Cavalli di Verona, una delle più grandi esposizioni equestri europee. Dal 5 all’8 novembre lo spazio dedicato alle fiere di Verona ha ospitato svariati appassionati che hanno invaso i padiglioni e popolato le stradine tra di essi.




Ogni padiglione era caratterizzato da un tema: ce n’era uno dove si poteva comprare ogni tipo di accessorio sia per il cavallo che per il cavaliere; per soddisfare tutti i cowboy ne era stato allestito uno dove si poteva guardare da vicino il lavoro dei cavalli americani della Ranch Accademy, che variava dalle competizioni al raccoglimento del bestiame e all’organizzazione di un vero e proprio ranch.




Un altro padiglione era affidato all’organizzazione dello spettacolo di cavalli spagnoli, specialità aggiunta da pochi anni in questa manifestazione. Si veniva trasportati direttamente in Spagna grazie alle musiche tradizionali e ai costumi tipici di questa disciplina; ma naturalmente al centro della scena c’erano i cavalli, specialmente quelli andalusi, tipici della zona dell’Andalusia dove nacque questa scuola equestre, acconciati e vestiti con molta precisione nei dettagli e guidati in acrobazie che mostravano tutta la loro bellezza.




Un’altra disciplina che da poco è entrata nell’immaginario dell’equitazione è il volteggio: ramo prevalentemente femminile dove la cavallerizza esegue verticali, spaccate, pose che fanno pensare alla danza su un cavallo al galoppo, guidato da un aiutante che lo mantiene in circolo con una corda. La Fiera di Verona ha avuto il piacere dei ospitare la campionessa internazionale Anna Cavallaro che ha dato una dimostrazione affascinando gli spettatori.




Le attrattive continuavano anche all’esterno: mentre si passeggiava in giro da un padiglione all’altro si poteva fare un salto indietro nel tempo guardando le sfilate di carrozze d’epoca bellissime sotto ogni punto di vista.





Messo in evidenza da grosse e decorate colonne egiziane e da una sfinge in scala ridotta, il padiglione della categoria dei cavalli arabi è stato in assoluto il più elegante. L’ambientazione era interamente dedicata ai paesi del Medio-Oriente con decori ricercati e una ricca vegetazione; qui si svolgevano le sfilate per il miglior cavallo arabo, il puledro più bello e la miglior giumenta.




Di sera si poteva assistere a spettacoli di vario tipo: innanzitutto il Ladies Galà d’Oro, un vero e proprio show in cui i protagonisti sono stati i cavalli, ovviamente, che hanno fatto coreografie insieme agli addestratori oppure in totale libertà; l’ospite d’onore del Galà è stata Sybille Wings, che è a capo di un’organizzazione femminile che ha deliziato il pubblico con dressage, musica e danza.




Indubbiamente la categoria che riscuote sempre più successo negli anni è il salto ad ostacoli: domenica 8 novembre si è svolta la finale della Longines FEI World Cup, coppa importante a livello internazionale, a cui hanno partecipato i cavalieri migliori del mondo, quali Ludger Beerbaum, sua moglie Meredith, Rodrigo Pessoa, Juan Carlos Garcia e Penelope Leprevost.





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