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mercoledì 9 dicembre 2015

I CAPOLAVORI DI MONET A TORINO

  

Un'ondata di colore dipingerà la GAM di Torino con quaranta capolavori di Monet; paesaggi impressionisti e leggiadri ritratti delle donne di fine Ottocento caratterizzeranno la mostra dal 2 Ottobre 2015 al 31 Gennaio 2016.
Luce e colore sono i veri protagonisti di questa eccezionale rassegna dedicata al grande Maestro, a cui si deve il nome di quella corrente artistica, l'Impressionismo, così amata in tutto il mondo.





Il Musée d’Orsay, che conserva la più importante collezione di opere di Claude Monet, ha concesso oltre quaranta capolavori per dare vita a questa suggestiva mostra, che presenta alcune opere mai presentate prima in Italia.

Claude Monet (1840-1926), nato a Parigi, viene considerato il padre
dell’Impressionismo, il movimento che rivoluzionò la pittura europea della fine dell'Ottocento. Nel suo dare libero sfogo alla gioia dei colori e della pittura, dipingendo direttamente su tela, egli si trova in un punto d'incontro tra simbolismo e astrazione.
Nella prima parte della mostra sono esposti quadri relativi ai luoghi che ha visitato, dopo essere stato esiliato in Inghilterra, tra cui Argenteuil, paese in cui ha vissuto per anni.

Monet trova nel motivo delle vele sbattute dal vento il modo perfetto per esprimere il suo talento nel padroneggiare l'istante. Le pennellate larghe, che suggeriscono il movimento dell'acqua, sono caratteristiche della sua pittura negli anni Settanta.

Regate ad Argenteuil, 1872 circa




La tela sottostante è la parte centrale dell'immenso dipinto "Colazione sull'erba" a cui Monet inizia a lavorare in vista della sua prima partecipazione al Salon ufficiale di pittura nel 1865. Nonostante i consigli del maestro Gustave Courbet, egli rinuncia a presentare l'opera e decide di conservarla ad Argenteuil fino al 1884, anno in cui la recupera; scopre però che la tela è danneggiata e ne ritaglia due frammenti.
Quest'opera è fondamentale nel percorso di Monet per la precoce affermazione di un'audace concezione della pittura en plein air.

Le Dèjeuner sur l'herbe, 1865-1866


Nel vedere la figliastra Suzanne Hoschedé discendere dalla collina dell'Ile de Giberny, Monet ricorda un ritratto della prima moglie Camille con un parasole, che aveva realizzato nel 1875.
Si tratta di un magnifico dipinto a olio, di cui esistono la versione girata verso destra e quella verso sinistra, dove il soggetto – una donna con un parasole in un campo, nel mezzo di una giornata ventosa – è Suzanne Hoschedé, figlia di Alice Hoschedé, modella preferita del pittore, che ha posato per questa opera sino allo sfinimento, assecondando l'artista che voleva riprodurre i più impercettibili cambiamenti della luce.

Donna con parasole, 1886

Il dipinto raffigura una gita in barca sul fiume Epte, a Giverny. I personaggi raffigurati sono Suzanne, Germaine e Blanche Hoschedé, figlie di Alice Hoschedé, seconda moglie di Monet; Blanche era moglie di Jean Monet, figlio dell'artista. Qui le ragazze navigano in un tipo di imbarcazione di legno molto popolare in Francia all'epoca.

En Norvégienne, 1887 circa

La mostra consente dunque di mettere a fuoco alcuni tratti decisivi della complessa evoluzione del percorso artistico di Monet, evidenziando la varietà e qualità della sua tecnica pittorica.


E' possibile acquistare i biglietti su TicketOne e consultare la mappa sottostante




Fonte (Mostra Monet, La Stampa)



                                  Martina Di Rosa, Cecilia Tuberga, Beatrice Occhetto

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