Camminando per il centro di Torino, nel ponte dell’Immacolata, ci si poteva imbattere in frotte di turisti che, guida alla mano e naso all’aria, vagavano seguendo il filo, neppure troppo immaginario, della Cultura.
Cultura con i musei “sold out” e con la capitale del regno sabaudo illuminata dalle Luci d’Artista, l’evento di punta della Contemporary Art, giunto alla XVIII edizione.
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Luci d’Artista, quindi, diventa a tutti gli effetti maggiorenne essendo nato nel 1998!
Lorenzo Alfieri, Assessore al commercio ed alla promozione della città dell’epoca, con una felice intuizione propose ad Emanuele Luzzati di ideare un progetto di grande impatto da esporre nei giardini Sambuy, in piazza Carlo Felice. Nacque così il Presepe, 90 sagome in legno che narrano la Natività.
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Presepe Luzzati
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L'idea di illuminare Torino, in realtà, nasceva dalla concreta esigenza di rispondere all’Associazione Commercianti (storicamente responsabili dell’illuminazione stradale in occasione del Natale) che domandava maggior sostegno al Comune, poiché il servizio svolto dai commercianti poteva a tutti gli effetti venire considerato un servizio alla cittadinanza.
L'amministrazione accolse la richiesta e diede il suo consenso ad intervenire economicamente, a patto che questa fosse l'occasione per un miglioramento della qualità delle luci natalizie.
Il progetto raccolse immediatamente l’approvazione e l’apprezzamento non solo dei commercianti, ma anche dei cittadini e dei turisti.
Vi erano precedenti storici che potevano far ben sperare l’Amministrazione circa il successo della nuova festa: Lione con la sua Fête des Lumières; l’Amsterdam Ligh Festival; il Glow di Eindhoven nei Paesi Bassi, solo per citare i più antichi e famosi.
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Amaterdam light festival
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glow Eindhoven
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Lione Fête des Lumière s http://www.pool7.com/jscripts/tiny_mce/plugins/imagemanager/files/Lione%20luci.jpg |
Torino, ancora una volta, è stata “pioniera”: nel 2006 anche Salerno ha deciso di illuminare il cammino verso il Natale con proprie Luci d’Artista (esiste, tutt’ora un interscambio di installazioni tra le due città, un “filo luminoso” che collega il nord e il sud del nostro Paese)
Da allora, ogni inverno, le Luci d’artista tornano a illuminare le vie, le piazze e i portici di Torino con installazioni d’arte pubblica dedicate alla luce e alle sue declinazioni: le installazioni, riconosciute in tutto il mondo, sono diventate un tratto distintivo della nostra città.
Caratteristica fondamentale dell’evento è quella di utilizzare spazi accessibili a tutti, quali vie e piazze della città, con allestimenti d’arte realizzati con la luce: l’elemento che da sempre ha attratto ed affascinato l’uomo.
Ecco allora il Monte dei Cappuccini circondato da Piccoli spiriti blu
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Monte dei Cappuccini
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La Migrazione in Galleria Subalpina
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Migrazione
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Il Volo su di Francesco Casorati in via Pietro Micca
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il volo
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Il Mosaico in via Verdi
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Mosaico in via Verdi
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Il Tappeto volante in piazza Palazzo di Città
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Tappeto Volante
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Inoltre, altre 20 installazioni rendono splendenti e magiche le notti torinesi fino al 10 gennaio: la possibilità, per tutti, di godersi questo itinerario museale a cielo aperto in bus, in bicicletta o camminando nella frizzante aria invernale della nostra città.
Francesca Calvo